martedì 16 agosto 2016

MUSEI VATICANI: Augusto di Prima Porta

La diffusione del ritratto dell’imperatore a Roma, in Italia e nelle provincie fu uno dei modi principali in cui le amministrazioni imperiali ne trasmettevano la personalità alla popolazione dell’impero. Ogni volta che un nuovo imperatore saliva al potere, a Roma si creava di norma un busto ritratto ufficiale, le cui copie venivano distribuite dappertutto.
La statua, databile agli inizi del I secolo d.C., fu rinvenuta nella Villa di Livia, moglie di Augusto, presso Prima Porta lungo la via Flaminia, raffigura l’imperatore nell’atto di parlare ai soldati (adlocutio), vestito di corazza e con il mantello (paludamentum) attorno ai fianchi. La novità artistica, tipicamente romana della scultura di Augusto, e' la copertura del corpo. La corazza, e il drappo che poggia sul braccio sinistro, sono simboli della posizione di potere e gloria che l'uomo rappresenta in quel preciso momento storico. L'imperatore ha i piedi nudi e il capo scoperto, ad accentuare lo spirito eroico. A rilievo sul busto un rappresentante dei Parti restituisce a un Romano le insegne strappate a Crasso nel 53 a.C. durante la rovinosa battaglia di Carrhae.
Ai lati sono presenti personificazioni di due province dell’impero. La scena è inserita in un paesaggio cosmico: in alto sono visibili la personificazione del Cielo al centro, il carro solare di Apollo e l’Aurora ai lati. In basso si riconoscono la Terra giacente, Apollo sul grifone e Artemide sulla cerva. L’impostazione generale della figura si ispira al Doriforo di Policleto, di cui è visibile una replica proprio nel Braccio Nuovo dei Musei Vaticani.

Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto ( Roma, 23 settembre 63 a.C. – Nola, 19 agosto 14 d.C.) e' stato il primo imperatore romano. L'età augustea segna un passaggio fondamentale nella storia di Roma, ossia la fine del periodo repubblicano e l'inizio del principato.
Una rivoluzione politica storica, mente arguta, personalita’ carismatica, Augusto riusci, laddove altri avevano fallito. Pur compiendo un accentramento di poteri nella sua persona, riusci a far passare l’idea che tale processo fosse una naturale conseguenza di un nuovo e benefico modo di amministrare la cosa pubblica e non il frutto di dispotismo. Di fatto, il suo governo, assicuro stabilita’ politica e la fine dei sanguinosi conflitti civili che avevano caratterizzato la vita romana fino a quel momento.